Elevazione in legno del Brunello di Montalcino
Il fascino di un vino complesso come il Brunello di Montalcino è da ricondurre anche al periodo di invecchiamento (meglio usare il termine 'affinamento'), ove il vino, appena fermentato, ha il tempo di maturare (ovvero di ammorbidire la carica amara dei tannini) e di assorbire lentamente ulteriori aromi e profumi dal contatto con il legno delle botti.
Per un minimo di due anni il vino riposerà in botti di legno pregiato. Il Consorzio controlla che vengano utilizzate botti in rovere di Slavonia di ragguardevole capienza: 120 ettolitri, oppure le piu' ridotte barrique barriques, di rovere francese o californiano, di circa 228 litri.
Dal 1998 il Consorzio ha introdotto due novità nel disciplinare, ovvero ha ridotto da tre a due anni il periodo obbligatorio di elevazione in legno, e ha consentito l'utilizzo di botti di rovere di qualsiasi capienza, anzichè solo quelle da 120 hl. Tali scelte sono state guidate da due principi: ridurre il tempo necessario per la commercializzazione del "prodotto" Brunello, e, per evitare cali di affinamento del vino, aumentare la superficie di contatto del vino con il legno.
Con le classiche barrique, infatti, il vino ha maggiore contatto con il legno, pertanto non sarebbe stato piu' necessario un periodo di invecchiamento di tre anni, pensato originariamente quando il Brunello veniva invecchiato solo in botti da 120 hl. Un maggiore rapporto di contatto del vino con il legno andava pertanto compensato con un minor tempo di contatto. Rimane pertanto garantita la trasmissione dal legno al al vino degli aromi più rari e complessi, nella giusta proporzione.
E' comunque possibile per ciascun produttore operare le scelte di invecchiamento piu' opportune, senza scendere al di sotto dei limiti minimi fissati dal Consorzio. E' quindi possibile trovare produttori che mantengono le scelte e i processi originali di tre anni di invecchiamento in grandi botti da 120hl.
In ogni caso, sopo ogni ciclo di invecchiamento, le pareti interne delle grandi botti da 120 hl devono essere raschiate manualmente (con acqua ad alta pressione) per poter essere riutilizzate per un successivo ciclo di invecchiamento. Le botti possono essere utilizzate per un massimo di cinque cicli di invecchiamento. Su questo meccanismo di manutenzione, pulizia e riciclo il Consorzio effettua controlli estremamente rigorosi, mantenendo una vera e propria "anagrafe delle botti".
L’invecchiamento avviene in cantine sotterranee a temperatura regolata naturalmente, da 10°C a 16°C. Il fascino di queste cantine, spesso molto antiche, la presenza delle enormi botti, e il fascino di grandi quantità di vini di pregio in corso di invecchiamento, rendono simili le cantine a cattedrali, ove viene naturale parlare a bassa voce, e dove il tempo assume una nuova dimensione rispetto all’ordinario quotidiano.
Travasi e Colmature
Negli anni in cui il vino ha l'obbligo di rimanere in botte, i travasi si limiteranno a tre per il primo anno e a due per gli anni successivi, mentre le colmature assicureranno ceh il livello del vino non scenda per evitare contatti anche minimi con l'atmosfera esterna.
Una valvola, posta sulla cima di ciascuna botte, detta "scolmatore", indica il livello raggiunto dal vino e la sua tendenza ad aumentare di volume o a "sgonfiarsi".
Altri approfondimenti:
Affinamento in bottiglia del Brunello
Al termine del periodo di affinamento in legno di due anni, tre anni se riserva, il Brunello di Montalcino è pronto per l’imbottigliamento.
La quotazione del Brunello di Montalcino
Il Brunello di Montalcino e' diventato da alcuni anni un vero e proprio bene mobile su cui e' possibile effettuare operazioni di investimento economico, seppur limitato e molto particolare.